Coro e dintorni vuole dare il benvenuto

Coro e dintorni vuole dare il  benvenuto a chi  per professione o per  piacere e diletto, si occupa di musica e in particolare   di quella corale,  prendendo spunto dall’intervista a Riccardo Muti, apparsa sul Corriere della Sera del 28 marzo 2021. 

Da sempre attento alla formazione musicale dei giovani (con le sue estensioni e ricadute “a livello sociale”) e promotore di iniziative e progetti finalizzati allo scopo,  Muti sottolinea, tra l’altro che il termine sinfonia significa suonare e cantare insieme.  Coro e orchestra come luoghi di formazione artistica e di crescita umana, civile e sociale. Coro e orchestra “microcosmi ideali” in cui, facendo musica insieme, si coltivano valori sociali universali, per essere sempre più  “cittadini adulti”..

Le mie idee per i giovani. Perchè non studiare musica fino alla Maturità”? E ancora…. Ricordo sempre ai giovani che “sinfonia” significa suonare e cantare insieme. E poi che la direzione non è saltare sul podio e fare il clown, un esercizio da saltimbanco per una società che vede e non ascolta…”.

Ed ancora in merito all’importanza del cantare, mi piace ricordare una straordinaria figura di musicista “fuori dagli schemi”, il genialissimo pianista Glenn  Gould il quale rispetto alla sua “mania” di “accompagnare” con la voce le sue performance pianistiche , dichiarava : “Non so come facciano a sopportarlo, ma so che se non canto  suono meno bene”. La voce come modalità, strumento, mezzo di estensione della tastiera: la voce sulla punta delle dita per offrire a queste un “tocco interpretativo in più”, Irrinunciabile.